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Escursione: da qui all'Eternità

All'angolo del recinto, giriamo verso sinistra, dove troviamo una sbarra. Al termine della strada, dopo una cinquantina di metri, troveremo l'edificio de l'Eternità. Un cartello delimita qui il confine del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, al cui interno abbiamo camminato finora.

Il cancello per l'Eternità Il cartello del Parco
La sbarra sulla strada verso l'Eternità ed il cartello del Parco.

Il nome Eternità è una corruzione di Trinità. Sorgeva qui infatti un oratorio dedicato alla SS.ma Trinità, dotato di un piccolo campanile a vela e di un romitorio, dove risiedeva un romito come custode. Non è dato sapere a quando risalga la fondazione dell'oratorio. Le poche notizie che abbiamo risalgono al XVIII secolo. In un inventario del 1719 risulta all'interno dell'oratorio un quadro con l'immagine di S. Jacopo, il santo patrono di Moggiona. È forse per questo che i confratelli della Compagnia del SS.mo Sacramento di Moggiona vi tennero una processione annuale dal 1640 circa al 1740? Durante la visita pastorale del vescovo di Fiesole nel 1776 (siamo qui infatti nel territorio della diocesi fiesolana, mentre Moggiona appartiene a quella di Arezzo) l'oratorio risulta essere in pessime condizioni e per questo il Granduca Leopoldo ne decreta la soppressione nel 1777. Nel settembre del 1778 l'edificio fu ridotto ad usi profani. L'ultimo romito, Pier Francesco Checcacci, del popolo di Casalino, si trasferì allora con una "attestazione di buona condotta" rilasciata dal parroco di Mandrioli e dagli altri della zona, nel più grande Romitorio della Madonna della Calle a Montemignaio. L'edificio attuale non conserva tracce della vecchia struttura.

L'Eternità
L'Eternità

L'Oratorio della SS.ma Trinità si trovava nel territorio della soppressa parrocchia di Mandrioli. A poche centinaia di metri da qui possiamo visitare i ruderi della Chiesa Vecchia di Mandrioli.

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