Escursione: da qui all'Eternità
Il sentiero sale per circa 400
metri fino al crinale fra la valle di Moggiona e quella del torrente
Fiumicello. I muri a secco ai lati del percorso testimoniano la passata
importanza della strada, che collegava Pratovecchio a Camaldoli. Nelle
mappe del Catasto Leopoldino (1824) la strada viene chiamata Via Lunga.
Molte persone hanno percorso
questa strada nel corso dei secoli. Nell'inverno del 1432 vi passa il
noto umanista e monaco Ambrogio Traversari, priore di Camaldoli, di
ritorno al monastero (così come si legge nel suo Odeporico). Fino alla fine del XIX
secolo la percorrevano gli scolari di Moggiona per recarsi a scuola a
Pratovecchio.
La "Via Lunga" come appare in una mappa della fine del 1700 (a sinistra, da un'anonima "Guida per viaggiare la Toscana") ed in una carta topografica tratta da una guida turistica del 1899 (a destra). Nelle mappe la strada appare
come la più importante via di comunicazione che passa per
Moggiona. Tale rimane fino all'apertura della strada carrozzabile negli
anni 20 del secolo scorso, che finalmente collega in maniera agevole il
paese con il capoluogo del comune, Poppi.
A destra del sentiero possiamo vedere un bosco di pino nero. Gli alberi furono impiantati dall'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali del Corpo Forestale dello Stato negli anni 50-60, in applicazione della Legge 991 della montagna, voluta nel 1952 dall'allora ministro dell'Agricoltura Amintore Fanfani. La legge prescriveva di ricoprire terreni dissestati e poco coltivati con un manto boschivo a tutela del suolo. Il pino nero ben si presta a questo scopo, per le sue capacità di adattamento e di diffusione. Per questo la specie è presente in molte zone riforestate intorno a Moggiona. A sinistra del sentiero, invece, troviamo per lo più alberi nati spontaneamente.
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