Moggiona: il Paese dei Bigonai Per secoli Moggiona
è stata il paese dei bigonai. La maggior parte degli
abitanti si dedicava infatti
alla costruzione dei bigoni,
contenitori lignei a doghe,
tenute insieme da cerchi. I
bigoni venivano venduti alle fattorie della Toscana e servivano al
momento della vendemmia per il trasferimento dell'uva dalla
vigna. La materia prima per la costruzione di bigoni veniva dalle
abetine della foresta di Camaldoli (oggi Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi).
Un bigonaio (Francesco Giovannelli) accanto al prodotto del suo lavoro. In primo piano un fascio di cerchi. Negli anni 50 del secolo scorso l'avvento della plastica ha decretato la fine di questo mestiere. Oggi nel paese si trovano artigiani che hanno saputo trasferire le loro competenze ed applicarle nella realizzazione di mobili rustici di alta qualità. Il mestiere del bigonaio è descritto nell'ottimo articolo di Giorgio Batini, I bigonai del Casentino. Per conservare la memoria di
questo tradizionale mestiere,
la Pro Loco ha realizzato la Bottega del Bigonaio. Alcuni fra gli ultimi bigonai di Moggiona durante una dimostrazione nella Bottega del Bigonaio (Agosto 2007) |
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